📖LETTURE E INTROSPEZIONE📖


QUANTO una spinta interiore, un bisogno nuovo, o antico ma sopito, diventano il perno attorno al quale si sceglie di rimettere in piedi la propria identità personale e 
artistica?

QUANDO un bisogno diventa necessità vitale?

Non è semplice per me spiegare cosa è nato dentro di me e cosa è cambiato in quest'ultimo anno nel mio approccio alla vita e nell'impiego del mio tempo.

Il tempo...questo sconosciuto...

Per riuscire a mettere nero su bianco ciò che mi passa per la testa e che qualsiasi parola, so già, non riuscirà mai a rendere per quello che realmente è, dovrò obbligatoriamente fare un piccolo passo indietro.

Se mi guardo indietro ad un anno fa, quasi (correva il 24/02/2020), mi rendo conto come, di fronte ad una situazione emergenziale, mi sono dovuta reinventare completamente. E di come, un problema di carattere mondiale, abbia pesantemente inciso nelle vite di ciascuno di noi, a volte portandole ad un miglioramento, altre volte ad un aggravio e pure a tragedie famigliari indicibili.

Più mi guardo indietro e più trovo ogni giorno un motivo per dire GRAZIE! Non so esattamente chi devo ringraziare ma so in cuor mio che lo devo dire e che chi sa capirà e lo accoglierà con amore.

Non solo ho potuto beneficiare e godere di un tempo che sentivo ormai non appartenermi più, ma ho anche avuto l'opportunità di rimettermi in discussione e, dire che ho rivoltato la mia vita come un calzino è dire poco.

La scelta era tra sopravvivere e soccombere....io ho scelto per sopravvivere all'inizio, diventando parte attiva nella e della mia vita, dandole una nuova impronta e un carattere che aveva perso tra le mille abitudini e le azioni ripetitive e scontate di giorni che proseguivano quasi per inerzia.

Davvero, non so come ho fatto...non so come ho fatto a vivere privandomi di quella scintilla che per molti anni della giovinezza mi apparteneva nel corpo e nell'anima. Ero io quella scintilla che schizzava di qua e di là, era una parte di me che evidentemente non si era mai spenta ma che si era messa in un cantuccio, buona buona, in attesa di tempi migliori.

I miei tempi migliori che, inevitabilmente, sono stati tempi peggiori per qualcun altro. La vita toglie, la vita dà, non guarda a chi sei, a cosa hai, a come ti sei comportato...la legge universale sopra la giustizia imperfetta degli uomini.

Sono RINATA, nelle mie passioni, nei miei slanci d'affetto, nel mio quotidiano, dando importanza a ciò che mi fa stare bene, respirando ancora una volta prima di rispondere di getto come ero solita fare...non importa, se sono arrivata qui mi sta bene, se ho dovuto attraversare luoghi che soffocavano e svilivano e ho dovuto frequentare persone malsane per essere qui, ora, mi sta bene.

Il mio cammino è in salita, ne sono felice, ora ho una consapevolezza nuova, delle certezze nuove, la coltre di nebbia si è diradata e ora vedo più lontano e, quando decido di non vedere e non sentire, in tutta coscienza e nel rispetto di me stessa scelgo di chiudere gli occhi e le orecchie.

La mia rinascita è sopraggiunta attraverso una concomitanza di eventi ma, ora che ci rifletto, è stata determinata anche da una mia ferma volontà, repressa fino a qualche tempo fa, di riscatto e di amore verso la mia persona, la mia famiglia, le mie figlie.

Ero ad un passo dal perdere tutto, TUTTO. Il mio mondo fatto di sogni, speranze, tensioni verso l'infinito, gli affetti, tutto stava sfumando e stava perdendo di valore.

Quando si è sul bordo del precipizio si può scegliere...in realtà si può sempre scegliere ma non ce ne rendiamo conto talmente siamo fagocitati in dinamiche malsane e routine annichilenti. Io ho scelto che valeva la pena riprendere in mano tutta la mia esistenza vissuta fino al quel momento, a costo di fare una rivoluzione per riportarmi in careggiata. Me lo meritavo, ne avevo bisogno vitale e nessuno mi avrebbe potuto risollevare se non l'avessi voluto io per prima.

Sono tornata alle buone e sane abitudini di leggere, leggere tanto, studiare, informarmi, acculturarmi ancora e ancora. Il mio cervello è esploso di felicità, l'ho sentito urlare e ho riconosciuto quella voce che quasi avevo scordato e a quel punto....mi sono messa a piangere ....perché sono stata cieca e sorda per tanto tempo, mi sono accontentata, mi sono anche privata di tanto del bello che ero abituata a coltivare e che cresceva in me rigoglioso e fresco un tempo come l'erba giovane di un prato...

Che storia, che complicati che siamo noi "macchina umana", che presto che facciamo ad abituare corpo e mente anche al peggio che passa le nostre vite.

Non ho rancore o rabbia, a volte sono solo triste perché c'ero ma non esistevo davvero. In un mio pensiero di un post ho scritto che essermi fermata mi ha aiutato a riprendere le redini della mia storia, mi ha permesso di ripartire con un'andatura che ho deciso io.

Non sarà sempre tutto rosa e fiori, sarà una sfida quotidiana per me che considero ogni giorno un giorno che merita di essere vissuto. Ho riscoperto il piacere della scrittura, io che scrivevo valanghe e valanghe di pensieri disordinati e contorti. Ho riscoperto che liberarsi del senso del tempo e dello spazio a volte è rigenerante, arricchente, che i benefici del silenzio sono più importanti di qualsiasi medicina, che l'ascolto e la riflessione creano consapevolezza e generano persone più vicine a quello che per me significa "essere umani".

Non cerco conferme o approvazione. Questi sono i pensieri di una persona tra tante che ha vissuto la sua vicenda personale a modo suo, senza voler giudicare nessuno e senza voler insegnare a nessuno. Il messaggio che vorrei rimasse indelebile qui nell'etere è che Nessuno meglio di noi sa quali sono i nostri VERI bisogni, dell'anima e del corpo, e che nessuno può avere la presunzione di saperne più di noi.

La vita è una e unica, un sali scendi che talvolta mette davvero a dura prova. Se ciascuno di noi trova in se stesso una motivazione forte a cui ancorarsi saldamente per la propria felicità allora, solo allora riuscirà ad entrare davvero nel senso profondo di questi miei pensieri che nemmeno io pensavo di sentire così intensamente miei.

Non sarà mai solo un pezzo di carta che ti identificherà per ciò che sei, il giudizio del tuo superiore, la non considerazione di persone che credevi tue amiche. Sono i pensieri che parleranno di te, quelli che riuscirai a tradurre in azioni vere e disinteressate e che diventeranno a loro volto la forza motrice per le buone azioni altrui.

E io tornerò a fare così....

    GRAZIE🙏


Commenti

  1. Hai ragione, è stato un anno pesante e difficile...e se lo dico io che sono ottimista oltremisura, ma non è ancora finita...
    In questo anno di clausura forzata, tutti si sono riversati sui social elevandosi a guru della casalinghitudine, passami il termine, a pontificare cosa è bene o male per noi. Tutti tuttologi e professori. Io AMO, lo dico a voce alta, AMO i social, interagire, conoscere, parlare, ma ero giunta a un punto che non sopportavo più le foto che scrollavo: tutte torte, tutte brave, tutte con la manicure. Tutte uguali! Ho fatto un passo indietro e mi sono tappata le orecchie per non sentire più le stesse banalità tutti i giorni. Ho rallentato, ma ho proseguito come credevo giusto: ho eliminato persone pesanterrime, non rispondo ad alcune invidiose, non so di cosa possano essere invidiose ma ci sono, te lo posso assicurare. Non metto più like a pioggia e per questo sono stata eliminata da alcune. Questo anno ha tirato fuori il peggio o forse sono apparse come veramente sono, alcune persone. Io come te: proseguo in ciò che ritengo giusto cerco di sopravvivere serenamente sperando giungano tempi migliori.
    Ti abbraccio
    Laura

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    Risposte
    1. Laura, ti ringrazio per la tua testimonianza.
      Come dici bene, questo potente strumento di comunicazione che è il mondo Social e la velocità con cui certi messaggi si espandono e amplificano, va usato con cautela e con una buona dose di buonsenso. Mi piace che certi miei concetti, che ho l'occasione di sviluppare qui nel blog, arrivino a qualcuno e, mi rendo conto, che non sono per tutti. Di certo chi è avvezzo a polemizzare e criticare non è ben accetto in questo posto e mi auguro che questo mio canale possa essere da sprone e d'aiuto per chi vuole leggervi il messaggio positivo che racchiude, nulla più, un semplice e immediato spaccato di ciò che mi passa per la testa.
      Un grande abbraccio a te e, sempre avanti, mai mollare!!

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    2. Grazie di cuore Alessandra per aver portato qui il tuo contributo e preziosa testimonianza. A volte non è semplice aprire il proprio cuore e mettersi, per così dire, a nudo...tra le righe hai intuito perfettamente che ci sono cose non dette che rimarranno per sempre custodite nel mio cuore ma che, venendo a galla, fanno riaffiorare sentimenti che non sempre mi fan sorridere. La serenità è cura e impegno nostro, riuscire ad emergere nella nostra pluralità di colori ed emozioni é tanto importante quanto il respirare, riuscire a vivere una vita che ci assomigli diventa ogni giorno più importante per me. Grazie, grazie ancora!

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